Mangiare gli spaghetti: gli errori da evitare
Tavola

Siamo onesti: vedere gli spaghetti in menù di una cerimonia o, in generale, di un evento formale è fonte di una certa agitazione.

Secondo il giornalista Vittorio Sabadin perfino la regina Elisabetta è intimorita dagli spaghetti, tanto da evitarli per non sporcarsi o sembrare goffa mentre armeggia con la forchetta!

Al contrario della regina, che può ottenere ciò che vuole, non sempre è possibile evitare di mangiare gli spaghetti, specialmente se siamo invitati a una spaghettata con le vongole o vogliamo provare i bucatini all’ amatriciana. 

Quindi meglio essere preparati.

Mangiare gli spaghetti: i consigli del galateo

Esiste un modo corretto di mangiare gli spaghetti?

Sono celebri le tecniche, tutt’altro che di buone maniere, di Totò o Alberto Sordi. I loro divertenti esempi, però, sono utili per comprendere quali sono gli errori più comuni quando si parla di spaghetti:

1. Giù le mani!

Mangiare con le mani è una pratica tipica di culture come quella indiana e in quel caso sarebbe assolutamente corretto non usare le posate. Per noi, però, è diverso: ciò costringerebbe a pulirsi di frequente le mani, alla meglio nel tovagliolo, insudiciandolo, o alla peggio leccandosi le dita.

2. Schiena dritta!

Il timore di sporcarsi spinge spesso a mangiare ricurvi sul piatto. Meglio evitare! Se dovessero esserci incidenti c’è sempre la possibilità di recarsi in bagno per cercare di rimediare (ma attenzione a non impiastricciarti di più!) o di chiedere discretamente aiuto al personale di sala.

3. Il cucchiaio è per le zuppe

Vietato utilizzare il cucchiaio nel tentativo di formare bocconi perfetti. La buona norma vorrebbe che la forchetta, inclinata e mai verticale al piatto, fermasse 2 o 3 spaghetti per poi arrotolarli in senso orario per formare una matassa perfetta da portare alla bocca. Importante è stare attenti a non fare matasse con fili penzolanti o informi.

4. Tagliare gli spaghetti? Solo in questo caso

Esiste una sola circostanza in cui è ammesso tagliare gli spaghetti: se a mangiarli è un bambino o una bambina che ancora non padroneggia perfettamente la masticazione. Mi spiace deluderti, ma al di sopra dei 4 o 5 anni non è più concesso!

5. Il piatto piano: no!

Innanzitutto ricordiamo che galateo è accoglienza e benessere dei nostri ospiti. E visto l’imbarazzo che possono creare gli spaghetti sarebbe meglio evitare di offrirli a una cena, così da non creare imbarazzo nei commensali.

Se proprio vogliamo proporre un piatto di spaghetti che almeno sia fondo!

Anche se gli chef stellati amano complicare la vita di chi si siede a tavola, pensando più a stupire che ad accogliere, dei perfetti padroni di casa serviranno gli spaghetti (come tutti i primi piatti) nei piatti fondi, perché il bordo alto aiuta a formare matassine perfette.

 

13 Commenti

  1. eneo tesi

    Penso che le magassine perfette di spaghetti con il cucchiaio vengono meglio e secondo me è anche più elegante e distinto

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    • Linda

      Concordo

      Rispondi
    • Roberto

      Concordo.

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      • Vito

        Il cucchiaio va bene per chi non sa usare lA forchetta e/o deve fare matasse da 200g

        Rispondi
    • Mariapia

      Per carità no! Usare il cucchiaio è da cafoni! Usiamo la forchetta fin da piccoli, arrivati a una certa età riusciamo a padroneggiare bene questo utensile. Cucchiaio ammesso solo se sei asiatico e quindi più abituato alle bacchette che alla forchetta.

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    • Giovanni

      Scusate, ma se il galateo, che è la massima espressione dell’educazione, e detta le regole comportamentali, dice che il cucchiaio non è ammesso, per quale forma perversa di distonia con la cultura in generale sostenete che è “elegante e distinto”. È una regola, è educazione, è una forma scritta di comportamento. Fine. Ogni altra eccezione non esiste

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      • Enrica

        Immagino che tutti quelli che conoscono il galateo sono ferratissimi anche nel seguirlo. Immagino che chi lo segue inizi a mangiare solo dopo il capotavola! Associare un regolamento con radici storiche ma spesso non più attuali (proprio perché riservato alla classe ricca dello stato) all’uso del benedetto congiuntivo è un po tirato come paragone sebbene anche il congiuntivo rischi di andare in disuso. Cosa su cui riflettere: non tutto quello che va in disuso è inutile e non tutto quello che dice un regolamento è effettivamente buona educazione. Credo che il cucchiaio permetta di evitare figuracce, il fatto che si sappia usare bene la forchetta ma si preferisce aggiungere il cucchiaio non per forza fa di chi lo usa un bimbo.

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    • Miriam Di Garbo

      È tutta una questione di pratica.

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    • Vincenzo

      Concordo, molto più ‘civile’ quando si usa la combinazione, e riduce la possibilità di sporcarsi.

      Poi basta osservare le due metodi per rendersi conto quale è più elegante.

      A volte e bello rivisitare certe tradizione per migliorarne 😊

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  2. Giorgio

    Scusate ma sul sito dell’Accademia del Galateo, leggo in sostanza di contestazioni alle regole dettate. È come andare sul sito dell’Accademia della Crusca ed affermare che è più elegante non usare il congiuntivo.
    Ognuno è ovviamente libero di fare come vuole. Dall’altro lato del tavolo, ognuno giudica di conseguenza… sia sul cucchiaio che sul congiuntivo.

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  3. Emanuela

    Mi piace conoscere il galateo e quindi comportarmi di conseguenza. Le persone “alternative” a tavola non suscitano il mio interesse

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  4. PierPiero

    Quel che sapevo io è che i brodi e le zuppe, comunque tutti i piatti con liquidi, vanno nei piatti fondi mentre le paste asciutte vanno nei piatti piani.
    Non è così?

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  5. Marco

    Il galateo non e’ un dogma, tanto meno infallibile (nemmeno la Bibbia lo e’ ..). Raccogliere la pasta lunga con il cucchiaio aiuta e l’unica medaglia che non si vince e’ proprio quella di unto, che vorrebbe assegnata “il galateo” (sorry) 😉🍝

    Rispondi

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