Nella maggior parte dei manuali di buone maniere si consiglia di non gesticolare, d’altra parte in molti, però si consiglia spesso di non stare immobili e rigidi. La domanda che viene spontanea è: se non posso muovermi e non posso stare fermo, cosa posso fare?
Il gesto e il movimento hanno un importante valore nella comunicazione, così come la postura o lo sguardo. Sembrano teorie molto moderne legate agli studi sul linguaggio paraverbale e non verbale ma se leggiamo il testo già citato di Erasmo da Rotterdam possiamo trovare i diversi significati legati al linguaggio del corpo. Ad esempio il filosofo ricorda che gli occhi devono essere placidi, verecondi, composti e non torvi, per non dare segno di truculenza, e neanche devono essere vaghi e instabili che sono segno di stoltezza; gli occhi non devono neanche essere sornioni perché questi sono caratteristici dei sospettosi.
Come potete vedere le buone maniere attingono continuamente dalla storia e da molte altre discipline. Per cui possiamo dire che il “gesticolare” bandito da tantissimi manuali di buone maniere, è da considerarsi come un insieme di gesti inconsapevoli, ereditati da un ambiente sociale e famigliare. La conoscenza del proprio corpo e delle proprie emozioni è un punto fondamentale per le buone maniere. Anche l’autore del bellissimo studio La Scimmia Nuda, l’antropologo Demond Morris, scrive che le mani sono come una bacchetta per un direttore d’orchestra e che questo linguaggio rappresenta più del 50% della comunicazione. Le buone maniere consigliano però di non far parlare il nostro istinto ma la nostra consapevolezza
La risposta alla nostra domanda è essere consapevole dei propri gesti e del linguaggio corporeo che utilizziamo. Oggi in quasi tutti i corsi per saper parlare in pubblico e quelli di comunicazione vengono dati numerosi suggerimenti su come utilizzare il gesto per essere più efficaci nella comunicazione.
Cerchiamo di dare alcuni avvertimenti:
Il gesto non deve mai essere inconsapevole ed eccessivo.
Le mani nella comunicazione devono essere sempre in mostra.
Non si gesticola mai con le posate o a tavola.
Il gesto ha un significato, dobbiamo conoscerlo e utilizzarlo.
Non è scorretto utilizzare le mani per comunicare meglio un concetto, purché siano discrete e leggere.
Le mani non andranno mai sopra la linea delle spalle.
Il corpo non deve mai avere atteggiamenti ripetuti nel tempo.
Non si utilizzano gesti con significati prestabiliti, quelli lasciamoli ai bambini.
Le mani saranno utilizzate in occasioni pubbliche, come un convegno, e non in circostanze più intime.
Se siamo in un ambiente famigliare e piccolo limitiamo il più possibile il gesto per comunicare.
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